Insieme al gruppo Scout talenti all’Opera, alcuni membri dell’Associazione In Opera nei mesi subito dopo Natale (Gennaio-Marzo 2022) si sono trovati ogni sabato per riqualificare la Ludoteca dello spazio colloqui della CR di Milano-Opera.
Il gruppo, composto da 20 ospiti della casa di reclusione di Opera coordinati da Matteo Borsari, si è messo a disposizione per restituire alla popolazione detenuta un ambiente adeguato all’incontro tra i papà e i figli che permetta alla famiglie di trascorrere insieme dei momenti di serenità.
Il progetto di ristrutturazione ha previsto l’imbiancatura e l’arredamento in modo funzionale al luogo, secondo indicazioni di esperti. L’idea è stata quella di creare tre “zone” per famiglia, organizzate in modo che ogni nucleo familiare possa svolgere attività diverse che vanno dal gioco al racconto. L’arredamento e i colori delle pareti sono stati scelti in modo attento e adeguato alle esigenze dei bambini, per far sì che essi si possano trovare il più possibile a proprio agio.
Grazie alla donazione di numerose aziende e associazioni è stato possibile:
- verniciare pareti e plafoni
- installare nuovi armadi, e gabbiani in legno
- fornire di nuovi libri la ludoteca grazie alle donazioni di “Talenti all’Opera” e della nostra Associazione In Opera (tramite donazione dalla libreria Il Segnalibro di Magenta)
- mettere in sicurezza le colonne e il calorifero tramite imbottiture.
L’idea che ha sostenuto il progetto e sostiene tutti i nostri progetti è sempre quella di offrire agli ospiti della CR di reclusione di Opera delle occasioni in cui mettere gratuitamente a disposizione di altri il proprio tempo e i propri talenti.
PRIMA
DOPO
PROGETTO LUDOTECA
Quante cose possiamo fare con le mani, ci avete mai pensato? Salutare, mangiare, disegnare, scrivere, suonare… davvero infinite! Volendo ogni giorno possiamo inventarci mille cose diverse.
E se le mie mani un giorno incontrano le tue? Se le nostre mani poi si mettono insieme per creare, per realizzare un sogno?
Nella Casa di Reclusione di Milano Opera ancora una volta le mani dei capi scout e dei detenuti di Talenti all’Opera si sono colorate – grazie al sostegno di Caparol – di sogni da realizzare.
C’era una volta una stanza, chiamata Ludoteca, da sistemare.
C’era da restituire alle famiglie uno spazio adeguato dove poter
passare del tempo di qualità dopo la tremenda
assenza dei mesi dell’emergenza sanitaria. C’era il diritto di quei
bambini che non vedevano il loro papà da tanto tempo, troppo, di
giocare insieme a lui, di disegnare, farsi leggere una storia o semplicemente raccontare quell’avventura ai giardinetti. È essenziale, nella storia di vita dei bambini, mantenere il legame con entrambi i genitori, anche se uno di questi nella vita ha sbagliato, perché uno sbaglio si può spiegare, si può crescere insieme; una sparizione
è un vuoto che fa male a cui spesso non si riesce a dare significato. Tutti i bambini hanno diritto al proprio papà e nessun bambino deve pagare per gli sbagli degli adulti.
Così le mani, le menti e i cuori hanno iniziato a creare per realizzare tutto questo, in ludoteca.
Gli esperti Caparol hanno individuato e donato il colore più adeguato allo spazio, affinché le pareti creassero un ambiente accogliente e rilassante, dove sentirsi – quasi a casa. Non è mai solo una pennellata, non è mai solo un tono di colore: è cura,
ricerca, attenzione. Tutto è iniziato da quelle pareti nuove, che hanno visto collaborare i compagni di sempre – ormai gli “storici” appartenenti al gruppo – e altri detenuti, che hanno scelto di donare gratuitamente il loro tempo e le loro energie – in perfetto stile
scout – per realizzare questa impresa e migliorare così la vita in carcere. Nuove mani, nuove menti e nuovi cuori. E non è mai una somma di singoli: quando si lavora insieme è sempre una moltiplicazione, qualcosa di molto più grande, un intreccio di vite. Sì,
perché non è mai solo lavoro e fatica, sono le emozioni, le gioie e i timori, le chiacchiere leggere e i discorsi pesanti. Ed è così che queste teste hanno messo insieme idee, talenti e competenze, che insieme hanno arredato quella “nuova” stanza, con divani per stare comodi, tavolini e sedioline, quadri con i disegni dei bambini, libri, giochi – cucina, garage, lavagna… Tutti si sono impegnati moltissimo e ancora una volta è stato possibile “evadere”.
Perché quando lavoriamo dopo un po’ non ci siamo più io e te ma ci siamo noi che imbianchiamo, che facciamo il decoupage – chi l’avrebbe mai immaginato?- che sistemiamo con cura i libri e i giochi. Ci siamo noi che ci dimentichiamo per un attimo dove siamo, condividiamo le nostre storie di vita e ci scopriamo simili anche se così diversi. C’è un incontro tra un “dentro” e un “fuori” che piano piano, passo dopo passo, prepara una base per un futuro migliore, per una società più accogliente.
Semplici mani, probabilmente un pochino sporche, testimoni di tutto questo e di molto altro ancora, con la voglia di donare bellezza e colore al mondo – con Caparol, che profuma di speranza.